Il comitato esecutivo della Fisu, riunitosi a Kazan ha deciso all’unanimità che la Mostra d’Oltremare sarà uno degli spazi adibiti a ospitare atleti e allenatori nel periodo di svolgimento delle Universiadi 2019 che si svolgeranno a Napoli dal 3 al 14 luglio. Il progetto in questione prevede l’allestimento di oltre 2500 prefabbricati che a fine competizione verranno destinati altrove.
Gli alloggi di atleti-studenti, con allenatori, dirigenti, accompagnatori (circa 7000) saranno quindi sistemati all’interno del grande complesso che si trova convenientemente nei pressi dello Stadio San Paolo, altro grande edificio che per l’occasione subirà degli interventi che mirano al suo ammodernamento essendo una delle strutture coinvolte dalle gare.

Inoltre è stato comunicato che, così come scritto nel dossier di candidatura, non saranno usate più di 3 location come alloggio per gli atleti. Oltre al San Paolo e alla Mostra d’Oltremare sono stati preventivati ingenti investimenti per la ristrutturazione del Pala Vesuvio e del Pala Dennerlein, entrambe location scelte come campi gara nel corso delle Universiadi.
La Federazione ha comunicato la decisione giovedì 14 giugno con una lettera al commissario straordinario per le Universiadi, prefetto Luisa Latella, al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, al presidente del Coni Giovanni Malagò, al presidente del Cusi, Lorenzo Lentini. Secondo le indicazioni della Fisu il villaggio alla Mostra d’Oltremare dovrà essere allestito e pronto per l’utilizzo almeno un mese prima dell’inizio della manifestazione sportiva.

Nella lettera inviata si ricorda che i Giochi a Napoli sono stati attribuiti “sulla base del dossier di candidatura che garantisce che saranno usate non più di 3 location come alloggio per gli atleti”. Secondo i requisiti minimi della Fisu (il documento parte integrante del Contratto di attribuzione), gli standard degli alloggi così come i servizi forniti ai partecipanti “devono essere dello stesso livello”. Questi due elementi sono stati presi in considerazione al fine di scegliere il progetto più adatto per i partecipanti e per il Comitato organizzatore.

Il Comitato direttivo della Fisu – composto dal presidente Oleg Matysin (RUS), dal primo vice presidente Leonz Eder (SUI), dal vice presidente Luciano Cabral (BRA), dal vice presidente Marian Dymalski (POL), dal vice presidente Yang Liguo (CHN), dal vice presidente Leopold Senghor (SEN), dal tesoriere Bayasgalan Danzandorj (MGL), dal capo membro del Comitato Esecutivo Verena Burk (GER), dal segretario generale/amministratore delegato Eric Saintrond (Bel) – ha analizzato le due proposte per il Villaggio degli Atleti che sono state presentate alla Fisu, evidenzia la lettera. “In quanto firmatario dell’Agenda Olimpica 2020, la Fisu – è scritto – presta molta attenzione all’eredità dei Giochi e vuole sostenere il progetto che lascerà un’eredità tangibile alla comunità locale e alla città ospitante“.
Ad un anno dalla cerimonia d’apertura dell’Universiade di Napoli “è fondamentale che il progetto del Villaggio degli Atleti abbia tutte le garanzie amministrative, che non ci sia opposizione da parte dei gestori degli impianti coinvolti e che sia garantita la sicurezza dei partecipanti”.
Il Comitato direttivo unanimemente ha deciso che il progetto “Mostra D’oltremare” “è il più adatto ad ospitare il Villaggio Atleti per la Summer Universiade 2019″.
Nella lettera si raccomanda, inoltre, che “tutti gli appalti e le procedure amministrative inizino immediatamente, in modo da garantire che il Villaggio sia pronto per il primo “Event Test” del Villaggio, che dovrebbe svolgersi nel mese precedente alla Cerimonia di apertura”. ”

Polemico l’intervento del governatore della Regione Campania, De Luca che ha affermato:”…. problema è di chi ama l’Italia, di chi vuole difendere il patrimonio storico-artistico dell’Italia, di decidere collocazioni che non siano devastanti per un’area bellissima come è quella della Mostra d’Oltremare.La differenziazione di posizioni è molto semplice: c’è chi pensa a fare clientela politica, anche nei luoghi storici, e chi pensa a tutelarli fino in fondo. La Regione intende tutelarli fino in fondo. Poi, ognuno, alla fine, si assumerà le proprie responsabilità. La cosa diventa paradossale perché le Universiadi vengono pagate tutte dalla Regione Campania – ha concluso De Luca, facendo riferimento al Comune di Napoli – ma siamo in un mondo un po’ curioso, chi paga subisce, chi non caccia neanche un euro “strologa” e non va bene”.

Carmine Schiavo