Il Cappello
Protagonista nel look delle star del cinema e della musica, il cappello è, oggi come ieri, un elemento di stile che veste con creatività le teste di uomini e donne.
Dall’Egitto alla Grecia, dall’ Asia fino all’Europa, quando, in epoche più recenti, prima in Francia e in Inghilterra, e poi in Italia si arrivò, nel XIX e XX secolo, alla grande produzione di questo accessorio destinato a divenire un simbolo di appartenenza a una determinata classe sociale.
Nell’odierna società il cappello rappresenta tuttora un immancabile capo per un outfit alla moda, pratico per difenderci dal sole, dalla pioggia, dal freddo ma anche strumento di stile per conferire un tocco di originalità ad un look che potrebbe passare inosservato o talvolta un mezzo di comunicazione seduttiva.
La nobile arte della cappelleria ha avuto in Napoli eccellenti esponenti che hanno fatto la storia di questo accessorio.
Tra questi spiccano Margherita e Antonio Veraldi che dal 1870, in zona S. Pasquale, con il loro negozio, rappresentano una delle famiglie più note di cappellai a Napoli. Una tradizione iniziata dai bisnonni in via Filangieri e proseguita dai genitori di Margherita.
Entriamo nel negozio e restiamo stupiti per la quantità e la varietà dei cappelli esposti, stipati in ogni scaffale. Grandi marchi testimoniano l’alta qualità del prodotto offerto, la maestria dei coniugi assicura la cura dei feltri e di tutti i prodotti.
Quando la incontriamo Margherita è emozionata. Il suo racconto si interrompe spesso quando, sull’onda dei ricordi, ripercorre la deportazione del padre durante la seconda guerra mondiale e la conduzione dell’attività da parte della madre, le sue iniziali resistenze a imparare il mestiere, gli studi, l’insegnamento: tutto lasciava presagire che il destino la portasse lontano dall’arte di cappellaio.
Una volta in pensione però i coniugi ritornano in bottega per affiancare i genitori ormai troppo anziani e l’arte appresa da bambina e messa da parte, insieme alla competenza acquisita da Antonio, danno nuova luce al negozio che attualmente si occupa principalmente di vendita ma offre un servizio di rigenerazione e lavaggio di feltri.
Una piccola, romantica bottega, una tradizione che vive in quelle mura, che ancora oggi, insieme alla vendita di cappelli di pregio, è offerta ai visitatori, nei mille aneddoti che hanno attraversato la storia d’Italia.
Ve ne doniamo un piccolo assaggio, fatto di immagini e delle parole di Margherita che vi faranno fare un piccolo tuffo nel passato.
L’augurio è che il cappello torni ad essere strumento di fascino e di eleganza, che nel cappello si ritrovi un segno di individualità, di personalità e, perché no, che possa di nuovo essere tolto dal capo per rendere omaggio ad una signora che sappia apprezzare questo gesto di antica galanteria.
Lucia Montanaro Carmine Schiavo