Sabato 26 ottobre è stato restituito alla città e ai napoletani un altro capolavoro storico e artistico dimenticato.
Siamo nel Centro storico di Napoli, davanti alla Complesso Monumentale di Monteverginella in Via Giovanni Paladino, poco distante dalla Piazzetta Nilo del Corpo di Napoli.
Il complesso di epoca medioevale comprende: un convento che ospita le suore Figlie di Maria Ausiliatrice – Salesiane di Don Bosco; una chiesa riaperta grazie ad un restauro curato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio. Custodisce al suo interno tante opere d’arte e la Tomba di San Francesco Caracciolo, fondatore dell’ordine dei Caracciolini;

Un chiostro progettato da Domenico Antonio Vaccaro che conserva un frammento della motonave Caterina Costa, che nel 1943, a causa di un incendio, saltò in aria nel porto di Napoli con il suo carico di munizioni e armamenti.
La riapertura si deve all’impegno delle suore Figlie di Maria Ausiliatrice che hanno in gestione la chiesa e al coinvolgimento dei giovani del Centro di aggregazione universitario che si occuperanno delle visite guidate gratuite.
Il progetto, ci spiega Diana de Martino, ha lo scopo di riqualificare il sito ed impegnare i ragazzi, che frequentano il centro di aggregazione, nel progetto di valorizzazione della propria città.

Al termine della visita si è tenuto un suggestivo concerto in chiesa a cura dei musicisti Anna Cefalo (arpa) ed Emilio Antonio Cozza (ghironda, nyckelharpa, percussioni, flauti, santur persiano, violino e cornamuse).
Le visite guidate gratuite continueranno il sabato e la domenica: sabato mattina alle ore 10:00, 11:00 e 12:00 e il pomeriggio alle ore 16:00 e 17:00. Domenica mattina alle ore 10:00, 11:00 e 12:00.
Al termine dell’inaugurazione abbiamo raccolto una breve testimonianza della dottoressa Diana de Martino e dell’assessore Nino Daniele.
Carmine Schiavo