
Nell’incantevole cornice di Castel dell’Ovo, l’attrice Marisa Laurito, accompagnata dall’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, ci ha condotto per mano attraverso il magico mondo dei De Filippo che la mostra I De Filippo, il mestiere in scena, in anteprima mondiale a Napoli, dal 28 ottobre 2018.
L’esposizione, fortemente voluta dalla famiglia De Filippo e promossa dal Comune di Napoli (Assessorato alla Cultura e al Turismo) con al fianco le principali istituzioni di riferimento, è a cura di Carolina Rosi, Tommaso De Filippo e Alessandro Nicosia, Presidente di C.O.R. a cui si deve anche la produzione. Precisa, alle 15.00 in punto, l’attrice napoletana è apparsa a noi che, grazie a Innamorati a Napoli, associazione guide turistiche abilitate della Regione Campania, abbiamo avuto il privilegio di vivere con lei un’ora di piacevole e a tratti commovente amarcord dei primi anni della sua carriera, quando ha conosciuto il grande Eduardo. Ci ha condotto per le antiche sale del Castello e, fiume in piena, nel salone Italia, raccontando e raccontandosi, il tempo si è fermato. In questo locale suggestivo dove sono state allestite dodici vere e proprie isole teatrali con materiali originali, bozzetti, copioni, lettere, oggetti e costumi di scena, la Laurito ha ricordato il suo primo incontro con il grande Eduardo, il suo primo provino, al San Ferdinando, quando lei, muta, schiacciata da quella enorme presenza, così autoritario ma benevolo verso di lei, addirittura le modifica le poche battute che le concede, per sopperire alla sua “erre moscia”.

In questo salone la Laurito si commuove ricordando gli anni di teatro e poi quelli delle riprese televisive e infine il suo addio a Eduardo per dedicarsi al cinema. Si giustifica, quasi timorosa, di non aver preparato nulla se non i suoi ricordi, le sue emozioni ma riesce a catturare l’attenzione, a sollevare le emozioni dei presenti. Qualcuno ha gli occhi lucidi, come lei. Ci spinge a guardarci intorno elogiando lo spirito creativo dello scenografo Bruno Garofalo che per tanti ha collaborato con Eduardo e Luca. Luca… il suo sguardo diventa ancora più dolce nel ricordarlo, i suoi primi anni accanto al padre, quella presenza che quasi lo schiaccia e lo porterà a sperimentare altre forme di teatro nella maturità, la sua prematura scomparsa. Dopo un’ora si congeda da noi e ci lascia in compagnia della guida, preparata e cordiale, che ci mostra costumi di scena, locandine, copioni manoscritti, foto, documenti filmici forniti da Rai Teche e video inediti, poesie recitate da attori illustri. da Toni Servillo a Luca Zingaretti, da Isa Danieli a Lina Sastri da Marco D’Amore a Vincenzo Salemme.

Nelle sale superiori ci conduce attraverso un percorso che si snoda in tante sale dove si racconta la storia di questa grande famiglia, a partire dal capostipite Scarpetta. Quindi non solo Eduardo, il suo impegno politico, civile, le amicizie, i ricordi, l’interesse verso i ragazzi del Filangieri, di Nisida, ma anche il rapporto con il fratello Peppino, la sorella Titina, il nipote Luigi, il figlio Luca, il rapporto con Pulcinella, la notorietà e l’attualità delle sue commedie che nel mondo è rappresentato e tradotto in oltre 40 paesi, tutto prende vita attraverso l’esposizione di materiale prezioso proveniente da archivi pubblici e privati. Per finire, foto ricordo tutti insieme, per suggellare un momento che per due ore ci ha visti immersi nel Teatro, abbiamo conosciuto l’Eduardo scrittore ma anche l’uomo, attraverso le parole della Laurito, l’eccellenza del teatro italiano del Novecento che ha reso Napoli ancora più grande, Napoli Città teatro del Mondo.
Carmine Schiavo