E’ stata presentato martedì 19 novembre, nel corridoio vicereale della stazione Municipio (che ospiterà statue e reperti archeologici) un progetto che affiderà per 12 anni la manutenzione e la gestione delle opere d’arte delle stazioni della metropolitana a una fondazione senza scopo di lucro: nasce il progetto MAM (museo all’aperto metropolitane).
Otto grandi imprese italiane hanno deciso di investire nella città partenopea circa 800.000 euro tra il 2019 e il 2021 prevalentemente in tecnologie innovative e nuove opere per valorizzare queste tra le più grandi opere di arte pubblica d’Italia, con le stazioni progettate da molti degli architetti più importanti al mondo e che ospitano opere di 100 autori di arte contemporanea: un grande patrimonio archeologico ancora da conoscere.
Il MAM garantirà un servizio di fruizione culturale gratuito, continuativo e innovativo; amplierà il progetto stazioni dell’arte realizzando nuove installazioni anche in periferia; garantirà la manutenzione alle opere; organizzerà e ospiterà programmi culturali promossi da associazioni e organizzazioni del territorio. Un grande cambiamento che porterà la cultura ad essere sempre più motore di crescita e sviluppo attraverso la cura e valorizzazione del patrimonio della Metropolitana.
I soggetti promotori sono Metropolitana di Napoli insieme a Coopculture, che ha preso l’impegno di creare e rendere sempre più friendly una piattaforma digitale, multimediale e interattiva che sia di supporto a chi vuole visitare e capire il MAM e tutto il mondo artistico, culturale e urbano di cui il Museo rappresenta la porta di accesso, Gesac Aeroporto internazionale di Napoli, Ansaldo STS, Ferrarelle, Laminazione sottile, Metropolitana Milanese S.p.A. e MSC crociere con un supporto finanziario pluriennale dei soci fondatori (1,5 milioni di euro nel primo triennio). La fondazione reimpiegherà eventuali avanzi di gestione nella realizzazione di nuove opere d’arte in programmi culturali.
Napoli è l’unica città al mondo che ha un museo all’aperto distribuito nelle stazioni della metropolitana, il Metro dell’Arte, un’occasione per rendere più accoglienti e piacevoli i luoghi della mobilità pubblica, rendendo accessibile a tutti la bellezza di alcune tra le più belle opere dell’arte contemporanea, un museo cui tutti possono accedere indistintamente.
Non tutte le città infatti possiedono un museo all’aria aperta così importante e al costo di un semplice biglietto della metro. Basta prendere un treno per ammirare veri capolavori artistici tra scale mobili e banchine, un’occasione di riflessione e osservazione, punto di partenza per una significativa riqualificazione del territorio circostante.
Le stazioni più belle sono quelle della Linea 1 che da Piscinola arriva a Piazza Garibaldi: lungo questo percorso si incontrano Vanvitelli, Materdei, Quattro Giornate, Salvator Rosa, Cavour, Dante, Toledo, Municipio e Università, più volte premiate come stazioni più belle d’Europa, colme di opere site specific dei grandi Maestri dell’Arte contemporanea: Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Nicola De Maria, Mimmo Paladino, Mimmo Jodice, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, William Kentridge solo per citarne alcuni.
Nel solo 2017, secondo un’indagine dell’Università Vanvitelli, sono state visitate da 176.000 turisti, un’esperienza di grande interesse da parte dei visitatori con il 75% di giudizi eccellenti su TripAdvisor. Le bellissime stazioni già aperte e quelle che via via saranno completate saranno luoghi all’interno dei quali condurre visite guidate, offrire supporti innovativi di comprensione e conoscenza da leggere attraverso smartphone e tablet.
Questo progetto permetterà alla città di diventare un nuovo grande attrattore per il turismo culturale portando al miglioramento della salvaguardia e tutela del patrimonio artistico e alla creazione di nuovi posti di lavoro nel settore culturale. Grandi vantaggi anche per gli sponsor e i donatori con una visibilità su un progetto culturale che avrà vastissima eco in Italia e nel mondo, un ambiente sicuro in cui sperimentare tecnologie innovative sul mercato che a regime avrà più di 60 milioni di visitatori, amanti dell’arte contemporanea in visita a Napoli per i quali c’è tutto un mondo “sotterraneo” da scoprire, uno dei più interessanti esperimenti italiani di inserimento permanente di opere d’arte contemporanea in un contesto urbano.
Carmine Schiavo