Questa è la storia di Luca Trapanese: single, gay, cattolico praticante, impegnato nel sociale. Con lui è stato inaugurato il registro degli affidi previsto dalla legge per i single che gli ha consentito di coronare il desiderio, maturato in una vita spesa nella solidarietà: Il desiderio di avere una famiglia tutta sua.
La piccola Alba è lo sguardo dentro il quale riscrivere la sua vita
Luca Trapanese ha 14 anni e un amico di nome Diego: la vita scorre spensierata, fino alla malattia del suo miglior amico, un maledetto cancro che lo porterà via, lasciando Luca nello strazio.
È nella chiesa che Luca trova conforto, soprattutto nella solidarietà, che inizia a praticare assiduamente.
Luca entra in seminario, convinto che sia il miglior modo di aiutare gli altri: nel suo percorso di volontariato, direzione Lourdes, incontra l’amore. La sua relazione con Eduardo dura undici anni, insieme fondano “A Ruota Libera”, un’associazione nata per offrire a persone disabili, in età post scolare, l’opportunità di socializzare, di coltivare i propri talenti e di integrarsi nella comunità.
È l’incontro con un amico, avvocato matrimonialista, che lo scuote dal torpore in cui è precipitato a seguito della fine della sua storia d’amore. È da lui che avrà l’informazione che gli cambierà definitivamente la vita: al tribunale dei minori è stato istituito il registro per gli affidi speciali, quelli per i single. Tutto ha inizio.
L’iter burocratico presenta molte domande, ma Luca non ha nessuna titubanza. Il candidato papà, barra tutte le caselle che gli chiedono la disponibilità ad adottare un bambino con i più svariati problemi. Luca non è spaventato, di battaglie ne ha combattute tante, conosce il dolore e ha imparato a trasformarlo, abbattendo muri e costruendo spazi di solidarietà.
Finalmente arriva Alba, è una neonata portatrice di Sindrome di Down, molte famiglie regolari non accettano l’affido: Luca viene chiamato in tribunale e da lì corre direttamente in ospedale, dove per la prima volta, potrà prendere in braccio la piccola. La solleva dalla culletta e con la cautela con cui si toccano le cose preziose, la stringe a se: è sua figlia e lo sarà per sempre.
Alba ha trovato un padre e Luca ha trovato una figlia, ma quanto è riconosciuta la loro famiglia? Lo chiedo a Luca, che stringendo la sua bimba mi sorride, e mi dice: pur rispettando la famiglia fatta da una mamma e da un papà, bisogna essere consapevoli che esistono oggi “nuove famiglie“, ed è importante considerare sempre i valori, l’affetto, la responsabilità genitoriale, l’amore, che sono i fondamenti per rendere felice un bambino. Io e Alba, siamo una famiglia e desideriamo essere riconosciuti come tale, soprattutto da chi pensa che esistano famiglie di serie A e di serie B.
La storia di Luca Trapanese fa emozionare e riflettere, le pagine del suo libro ”Nata per te”, scritto a quattro mani con Luca Mercadante, ne raccontano le sfumature più intime. “Nata per te” è una storia che riesce ad essere al contempo esaltazione e messa in discussione della figura del padre”, è un racconto necessario a comprendere un mondo, a troppi ancora sconosciuto.
A Luca e Alba tantissimi auguri e un grandissimo grazie per averci aperto le porte della loro casa. Abbiamo goduto della loro compagnia e dei loro sguardi di intesa, che resteranno per sempre nei nostri cuori.
Lucia Montanaro e Carmine Schiavo