La “Giornata del dialogo sulla legalità” si è tenuta sabato 2 febbraio a Napoli, presso l’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Attilio Romanò”. Tema del dialogo 2019 il CORAGGIO, protagonista della mattinata che ha visto avvicendarsi organizzatori, ospiti-testimoni e studenti, in un crescendo di emozioni.
Ad aprire i lavori il gruppo Dignità e Bellezza che invita il pubblico presente a trovare la forza di cambiare le cose attraverso il “Coraggio” e l‘educazione alla legalità”: una cultura che si può apprendere e che può ancora incoraggiare il cambiamento, facendo sì che gli incontri organizzati non siano solo pura commemorazione.
Gli interventi di Natalina (moglie di Attilio) e di Maria Romanò raccontano di Attilio, un “uomo perbene”, del suo mondo semplice pulito e pieno di passioni, del suo amore e della voglia di vivere, insinuando nei presenti un naturale sentimento di indignazione.
Il sindaco Luigi De Magistris esprime ringraziamenti agli organizzatori e alle famiglie delle vittime presenti e ricorda Gianluca Cimminiello, vittima di criminalità, di cui ricorre l’anniversario della morte proprio il giorno dell’incontro.
“La memoria“, spiega De Magistris, “significa impegnarsi ogni giorno affinché quello che è accaduto ad Attilio non accada più”.
“Il coraggio, avere la consapevolezza che nel nostro paese, la strada della giustizia è più complicata della strada della disonestà, quindi, ci vuole “coraggio” per essere onesti.”
“Non avere un prezzo, è bellissimo ed è la cosa più importante“.
Infine, il Sindaco esorta i napoletani “a restare umani, a non giudicare chi ha sbagliato e ad aiutare chi chiede una seconda possibilità”.
Fabio Giuliani, referente regionale di Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie, racconta il coraggio attraverso un aneddoto accaduto in tribunale durante il processo ad Attilio Romanò, ovvero, le parole di accoglienza e di perdono di Maria Romanò verso i carnefici del fratello.
Gli interventi, intervallati da musica e video realizzati dalle organizzazioni di giovani, portano la platea fra gli intervistati, nelle le loro definizioni di coraggio.
Mons. Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra, elogia per la resistenza e il coraggio di vivere a Napoli, una terra difficile dove si è costretti ad assistere al dramma dell’inquinamento ambientale quale conseguenza di illeciti, con epiloghi nefasti in termini di vite umane e crollo dell’economia agricola.
Alessandra Clemente, assessora alle Politiche giovanili alla domanda “che cos’è per te il coraggio”, ha voluto offrire il concetto di “coerenza”. Coerenza nell’impegno per la lotta al malaffare, in nome di chi non c’è più. Conclude il suo intervento, elogiando i ragazzi presenti, complimentandosi con loro per l’attenzione e per la testimonianza, attraverso la loro presenza, della volontà di schierarsi nella parte sana della comunità; per tutti gli altri, aggiunge: “porta aperta, mano tesa, ma niente alibi”.
Le ultime battute sono per gli studenti che a gran voce fanno sentire il loro CORAGGIO e IL SAPERE SEMPRE DA CHE PARTE STARE.
Lucia Montanaro e Carmine Schiavo