Devastato centro Save the Children a Barra, periferia est di Napoli.

La struttura, denominata Punto luce e ospitata nell’Istituto scolastico Rodinò, è gestita da un gruppo di operatori che si occupano di minori che versano  in situazioni di disagio economico-sociale.

Un altro schiaffo a questo quartiere già martoriato da un’infinità di problemi che vanno dalla microcriminalità alla dispersione scolastica, dall’emergenza rifiuti  alla difficile convivenza con comunità di  extra-comunitari.

L’episodio non scoraggerà i tanti operatori sociali che si muovono sul territorio e che si attivano ogni giorno nella promozione di numerose iniziative culturali e pro-infanzia.

Lo stesso Luigi Malcangi, Referente Territoriale Napoli e Campania di Save the Children Italia Onlus  del centro vandalizzato, si mostra fiducioso e ottimista sul futuro della struttura e ha già ottenuto la disponibilità di numerose persone affinchè si ripristini l’agibiltà dei locali danneggiati.

La struttura riceve il sostegno della cooperativa sociale onlus Tappeto di Iqbal che si occupa della povertà educativa dei minori e opera sui territori della VI municipalità.

Lo scopo di questo centro socio-educativo è  la riappropriazione degli spazi pubblici e l’attivazione di una progettualità che miri ad un’adeguata educazione alla cittadinanza.

Questa azione viene perseguita attraverso  numerose altre attività gratuite per bambini dai 6 ai 16 anni quali Teatro Danza, Acrobatica Circense, Break Dance, manifestazioni sportive  per citarne alcune in collaborazione con realtà territoriali che si occupano già di sostegno per minori a rischio.

L’azione vandalica di queste ultime ore nei confronti di questa struttura in una zona di sottosviluppo, dove tanti sono gli episodi di violenza,  ci pone di fronte ad un interrogativo: quando la parte buona della popolazione di questi luoghi, che c’è ed è tanta, ma silenziosa e involontariamente complice,  si ribellerà e denuncerà tanto degrado aiutando le forze dell’ordine e gli organi preposti a ristabilire ordine e legalità?

Mentre scriviamo l’articolo, la struttura grazie anche alle famiglie è stata ripristinata.

Carmine Schiavo