redazione – Napoliflash24 – Giornale di informazione su Napoli e Campania https://www.napoliflash24.it Napoliflash24: notizie di cronoca, attualità, politica, news, eventi, spettacoli, sport, calcio, cucina e lavoro. Segui il giornale della città di Napoli. Tue, 01 Jun 2021 19:28:36 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.7.2 1918: Napoli prima città italiana ad essere bombardata dal cielo https://www.napoliflash24.it/1918-napoli-prima-citta-italiana-ad-essere-bombordata-dal-cielo/ https://www.napoliflash24.it/1918-napoli-prima-citta-italiana-ad-essere-bombordata-dal-cielo/#respond Wed, 02 Jun 2021 17:00:00 +0000 http://www.napoliflash24.it/?p=38272 1918: Napoli prima città italiana ad essere bombardata dal cielo Era una tranquilla notte di primavera quando i napoletani furono improvvisamente svegliati da una serie di esplosioni. L’intera popolazione entrò in agitazione, non si capiva cosa stesse succedendo ne cosa fossero quei boati. Anche il Prefetto, non spiegandosi ciò che stava accadendo, inviò le Guardie […]

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1918: Napoli prima città italiana ad essere bombardata dal cielo

Era una tranquilla notte di primavera quando i napoletani furono improvvisamente svegliati da una serie di esplosioni. L’intera popolazione entrò in agitazione, non si capiva cosa stesse succedendo ne cosa fossero quei boati. Anche il Prefetto, non spiegandosi ciò che stava accadendo, inviò le Guardie e l’Esercito a presidiare i quartieri pensando che fossero attentati frutto di una rivolta popolare.
Era l’11 marzo del 1818 alle ore 1 della notte, in pieno Prima Guerra Mondiale, dove di bombe provenienti dal cielo non si erano mai viste, fu danneggiata la zona di Posillipo, il quartiere dei Granili, e i Quartieri Spagnoli. Ci furono molti danni ma non gravi con una ventina di morti e altrettanti feriti.

Zeppelin
Dopo un po’ di anni, una volta terminata la guerra, si ebbe la certezza che quel bombardamento fu provocato dal dirigibile tedesco, Zeppelin L59. Gli Italiani lo vennero a scoprire quando un comunicato del Ministero della Marina Tedesca comunicava che tra il 1917 ed il 1918 il dirigibile L59 aveva compiuto 3 crociere di guerra: la prima fino a Kartoum (Sudan Meridionale), la seconda su Napoli e la terza sul Canale di Suez.
Il bombardamento fu’ un semplice assaggio di quello che sarebbe successo una ventina di anni dopo con gli oltre 200 bombardamenti subiti dalla città nel corso della II Guerra Mondiale.

Zeppelin 1

Gerry Sarnelli

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Sciopero di metro, bus e funicolari: i servizi garantiti di Anm ed Eav https://www.napoliflash24.it/sciopero-di-metro-bus-e-funicolari-i-servizi-garantiti-di-anm-e-eav/ https://www.napoliflash24.it/sciopero-di-metro-bus-e-funicolari-i-servizi-garantiti-di-anm-e-eav/#respond Mon, 31 May 2021 11:00:00 +0000 http://www.napoliflash24.it/?p=35030 Martedì 1 giugno sono proclamate tre azioni di sciopero del Trasporto pubblico locale: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal ed Ugl Fna hanno proclamato uno sciopero nazionale del Trasporto pubblico di 24 ore. Motivazioni dello sciopero: rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri. Fit-Cisl, Faisa Cisal, Orsa hanno proclamato la seconda azione di sciopero di 24 ore. Motivazioni dello sciopero: organizzazione e carichi di lavoro personale L1. Manutenzione […]

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Martedì 1 giugno sono proclamate tre azioni di sciopero del Trasporto pubblico locale:

Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal ed Ugl Fna hanno proclamato uno sciopero nazionale del Trasporto pubblico di 24 ore.
Motivazioni dello sciopero: rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri.

Fit-Cisl, Faisa Cisal, Orsa hanno proclamato la seconda azione di sciopero di 24 ore.
Motivazioni dello sciopero: organizzazione e carichi di lavoro personale L1. Manutenzione funicolari. Cambio turni Operatori d’Esercizio. Mancanza Consiglio di disciplina.

 Filt-Cgil, Uiltrasporti e Ugl Fna hanno proclamato la terza azione di sciopero di 8 ore.
Motivazioni dello sciopero: organizzazione del lavoro e problematiche turni. Corresponsione PdR 2017, 2018, 2019, 2020. Approvvigionamento titoli di viaggio e vestiario aziendale.

L’eventuale interruzione del servizio verrà gestita nel rispetto delle fasce di garanzia con le seguenti modalità:

Linee di superficie: (tram, bus, filobus) il servizio è garantito dalle ore 5:30 alle ore 8:30 e dalle ore 17:00 alle ore 20:00. Le ultime partenze vengono effettuate 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero e riprendono circa 30 minuti dopo la fine dello sciopero.

Metro Linea 1: prima corsa mattinale da Piscinola ore 06:35 e da Garibaldi ore 07:15. In caso di adesione, ultima corsa mattinale da Piscinola e da Garibaldi ore 09:15. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana da Piscinola ore 17:05 e da Garibaldi ore 17:45L’ultima corsa serale da Piscinola e da Garibaldi è garantita alle ore 19:45.

Funicolari Chiaia, Centrale e Montesanto: ultima corsa del mattino garantita alle ore 09.20. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana delle ore 17.00. Ultima corsa serale ore 19:50.
Impianto di Mergellina chiuso. Attivo servizio navetta 621 (segue fasce garanzia bus).

Info e aggiornamenti: Contact center ANM al numero verde 800 639525 e profili social media anmnapoli facebook e twitter attivi dal lunedì al venerdì dalle ore 6.30 alle ore 20.00 | Anmpoint stazioni metro e funicolari.


Ci potrebbero essere disagi anche sulle linee Eav: Cumana, Circumflegrea, Circumvesuviana, MetroCampania NordEst e ai treni da e per Benevento e Piedimonte.

Circumvesuviana

Sciopero previsto da inizio servizio alle ore 6:17 – dalle ore 8:03 alle ore 13:17 – dalle 17:32 fino a fine servizio.

Fascia operatività servizio dalle 6.17 alle 8.03. Prime partenze garantite dopo lo sciopero:

Napoli – S. Giorgio via CD 6.41

Napoli – Sorrento 6.40

Napoli – Sarno 6.32

Napoli -Baiano 6.18

Napoli – Poggiomarino 6.24

Sarno – Napoli 6.19

S. Giorgio via CD – Napoli 6.49

Sorrento – Napoli 6.29

Poggiomarino – Napoli 6.27

Baiano – Napoli 6.32

Ultime partenze garantite prima dello sciopero:

Napoli – Sorrento 7.09

Napoli -Baiano 7.18

Napoli – Poggiomarino 7.25

Napoli – Sarno 8.02

Napoli – S. Giorgio via CD 7.41

Baiano – Napoli 8.02

Sorrento – Napoli 7.55

Sarno – Napoli 7.19

Poggiomarino – Napoli 7.34

S. Giorgio via CD – Napoli 7.49

Fascia operatività servizio dalle 13.18 alle 17.32. Prime partenze garantite dopo lo sciopero:

Napoli – Sarno 14.02

Napoli – Baiano 13.18

Napoli – Acerra 14.04

Napoli – S. Giorgio via CD 13.41

Napoli – Sorrento 13.41

Napoli – Poggiomarino 13.24

Sarno – Napoli 13.49

Sorrento – Napoli 13.37

Acerra – Napoli 14.17

S. Giorgio via CD – Napoli 13.19

Baiano – Napoli 14.0

Poggiomarino – Napoli 14.04

Ultime partenze garantite prima dello sciopero:

Napoli – Sarno 17.02

Napoli – Sorrento 17.09

Napoli – Baiano 17.18

Napoli – Acerra 17.04

Napoli – Poggiomarino 17.24

Napoli – S. Giorgio via CD 17.11

Sorrento – Napoli 17.25

Acerra – Napoli 17.18

Sarno – Napoli 16.49

Poggiomarino – Napoli 17.04

Baiano – Napoli 17.02

S. Giorgio via CD – Napoli 17.19

Cumana e Circumflegrea

Il servizio è garantito dalle ore 5:00 alle ore 8:00 e dalle ore 14:30 alle 17:30

Fascia operatività servizio dalle ore 5:00 alle ore 8:00. Ultime partenze garantite prima dello sciopero:

Montesanto – Torregaveta 7:41

Montesanto – Licola 8:00

Torregaveta – Montesanto 7:54

Licola – Montesanto 7:56

Fascia operatività servizio dalle 14.30 alle 17.30. Prime partenze garantite dopo lo sciopero:

Montesanto – Licola 14:48

Cantieri – Torregaveta 14:32

Soccavo – Licola 14:33

Mostra – Torregaveta 14:30

Montesanto – Torregaveta 14:41

Quarto – Licola 14:32

Torregaveta – Montesanto14:34

Licola – Montesanto 14:44

C.V.Emanuele – Montesanto 14:32

Quarto – Montesanto 14.33

Soccavo – Montesanto 14:32

Ultime partenze garantite prima dello sciopero:

Montesanto – Torregaveta 17:21

Montesanto – Licola 17:12

Torregaveta – Montesanto 17:14

Licola – Montesanto 17:08

Linea metropolitana Napoli-Giugliano-Aversa (MetroCampania NordEst)

Il servizio è garantito dalle ore 6:00 alle ore 8:30 e dalle ore 16:30 alle ore 20:00.

Fascia operatività servizio dalle ore 06:00 alle ore 08:30. Ultime partenze prima dello sciopero:

Aversa – Piscinola 8.00

Piscinola – Aversa 8.15

Prime partenze dopo lo sciopero:

Piscinola – Aversa 16.45

Aversa – Piscinola 16.30

Ultime partenze prima della ripresa dello sciopero:

Aversa – Piscinola 19.30

Piscinola – Aversa 19.45

Linee suburbane da Napoli a Benevento e Piedimonte

Le uniche corse garantite sono:

Napoli – Benevento: 7.00 – 8.21 – 21.13 (Sostituito da bus “A.M. Autoservizi Meridionali”)

Benevento – Napoli: 5.44 – 6.50 – 18.49 (Sostituito da bus “A.M. Autoservizi Meridionali”)

Napoli – Piedimonte: 7.50 – 17.20 – 20.30

Piedimonte – Napoli: 5.21 – 6.29 (tratta S. Angelo in Formis – Napoli e viceversa coperta da servizio automobilistico) – 17.21

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Ricetta della domenica: spaghetti con uova di pesce spada e granella di limone https://www.napoliflash24.it/ricetta-della-domenica-spaghetti-con-uova-di-pesce-spada-e-granella-di-limone/ https://www.napoliflash24.it/ricetta-della-domenica-spaghetti-con-uova-di-pesce-spada-e-granella-di-limone/#respond Sat, 29 May 2021 10:00:00 +0000 http://www.napoliflash24.it/?p=18481 Ricetta della domenica: spaghetti con uova di pesce spada e granella di limone Ingredienti per 2 persone: gr. 250 di spaghetti o linguine o fettucce gr. 200 di uova di pesce spada prezzemolo aglio vestito peperoncino olio di oliva granella fresca di limone non trattata pangrattato tostato granella di pistacchio Soffriggere l’aglio vestito, versarvi le Uova […]

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Ricetta della domenica: spaghetti con uova di pesce spada e granella di limone

Ingredienti per 2 persone:
gr. 250 di spaghetti o linguine o fettucce
gr. 200 di uova di pesce spada
prezzemolo
aglio vestito
peperoncino
olio di oliva
granella fresca di limone non trattata
pangrattato tostato
granella di pistacchio
Soffriggere l’aglio vestito, versarvi le Uova di Pesce Spada con la salamoia e fate cuocere per un quindicina di minuti le uova a fuoco lento, in padella coperta.
Aggiungere il peperoncino, il prezzemolo e un po’ di sale.
Il condimento dovrà essere bene umido, dovrete avere un buon sughetto per condire la vostra pasta.
Impiattate e spolverate con pangrattato tostato e polvere di granella di pistacchio.
Nell’eventualità voi abbiate trovato le uova di pesce spada in olio di oliva, cercate di scolarle per bene e aggiungete dell’acqua con una leggerissima spruzzata di vino bianco per garantirvi un condimento umido e non asciutto.

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“Racconti per Ricominciare”, la rassegna di Vesuvioteatro con spettacoli itineranti https://www.napoliflash24.it/vesuvioteatro/ https://www.napoliflash24.it/vesuvioteatro/#respond Fri, 28 May 2021 13:00:00 +0000 http://www.napoliflash24.it/?p=45492 Con il sostegno alla seconda edizione di “Racconti per ricominciare. Percorsi di teatro dal vivo“, realizzata da Vesuvioteatro.org e diretta da Giulio Baffi e Claudio Di Palma, si riconferma la vocazione del Goethe-Institut Neapel a fare rete. Da 60 anni l’Istituto di cultura tedesco promuove il lavoro culturale svolto in sinergia con artisti e con gli enti presenti in […]

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Con il sostegno alla seconda edizione di Racconti per ricominciare. Percorsi di teatro dal vivo“, realizzata da Vesuvioteatro.org e diretta da Giulio Baffi e Claudio Di Palma, si riconferma la vocazione del Goethe-Institut Neapel a fare rete. Da 60 anni l’Istituto di cultura tedesco promuove il lavoro culturale svolto in sinergia con artisti e con gli enti presenti in Campania.

Nella bellissima cornice di Villa delle Ginestre, il luogo in cui Giacomo Leopardi nel 1836 immaginò l’arcana visione della ginestra come simbolo del coraggio e della resistenza al destino, si svolgeranno serate in omaggio a una delle autrici tedesche più interessanti del presente: Judith Schalansky. All’ora del tramonto (dal 28 al 30 maggio e dall’1 al 6 giugno 2021, alle 18.00 e alle 19.15per un totale di 18 repliche) saranno letti e interpretati quattro brani tratti dal libro “Inventario di alcune cose perdute“, uscito nel 2020 presso le edizioni nottetempo.

L’istituto di lingua e cultura tedesca, con sede a Napoli, condivide e sostiene i valori degli organizzatori del festival che nel 2020 era tra le prime iniziative di teatro dal vivo, realizzate nel periodo che segnò una tregua nell’emergenza sanitaria. Racconti per ricominciare mantiene, ancora nel 2021, la sua originaria mission: contribuire alla ripartenza dello spettacolo dal vivo, settore gravemente colpito dalla crisi e, contemporaneamente, riattivare i luoghi del patrimonio, grandi attrattori e simboli di civiltà e bellezza ugualmente a rischio.

Maria Carmen Morese, direttore del Goethe-Institut Neapel, esprime il più vivo ringraziamento a Vesuvioteatro.org. “Sono felice di collaborare all’edizione 2021 di Racconti per ricominciare e di presentare i testi di Judith Schalansky, una delle scrittrici più eclettiche e intriganti della letteratura tedesca contemporanea. Ascoltiamo insieme, attraverso la voce di sublimi interpreti come Antonello CossiaAndrea de GoyzuetaRebecca Furfaro e Ernesto Lama, l’incanto delle storie su cose che scomparse, ovvero oggetti e luoghi che sono esistiti, ma che non esisteranno mai più.”

In questo libro Judith Schalansky si dedica a ciò che rimane delle tante piccole perdite che punteggiano le nostre vite: echi e luoghi che svaniscono, rumori e leggende, paure e fantasmi. I protagonisti sono outsiders, figure relegate al passato nostro e dell’autrice stessa che ricorda il padre, la madre e tutti gli inizi e le fini che abitano il suo presente, pur restando legate all’infanzia trascorsa nella Repubblica Democratica Tedesca negli anni 80.

La scrittrice abbatte nuovamente le barriere tra romanzo, memoir e saggio, scrivendo storie che solleticano la curiosità e l’empatia di ogni lettore. Raccontando la perdita, l’autrice mostra come distruzione e conservazione siano molto più vicine di quanto sembri, almeno fino a quando ci sarà memoria.

L’ Inventario di alcune cose perdute di Judith Schalansky concluderà anche il progetto digitale di critica letteraria “Ti dico un libro” del Goethe-Institut Neapel in collaborazione con Lalineascritta Laboratori di scrittura creativa. La video recensione di Michela Panichi, già vincitrice del Campiello Giovani 2020, allieva di Antonella Cilento e giovanissima promessa, verrà pubblicata lunedì 31 maggio sulla pagina Facebook del Goethe-Institut Neapel.

Info

Lo spettacolo nell’ambito di “Racconti per ricominciare” si terrà a Villa delle Ginestre, Torre del Greco (Napoli) dal 28 al 30 maggio e dall’1 al 6 giugno 2021, alle 18.00 e alle 19.15. Lo spettacolo ha la durata di 1 ora. Il numero massimo consentito di spettatori per orario di ingresso è 30.

I biglietti possono essere acquistati online su www.vesuvioteatro.org, nei punti vendita autorizzati Azzurro Service consultabili attraverso il sito www.azzurroservice.net e presso il botteghino del luogo di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio, previa disponibilità. È previsto uno sconto per i possessori della Goethe-Card e gli iscritti alla mailing-list del Goethe-Institut.

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Il progresso tecnologico napoletano colpì Papa Pio IX https://www.napoliflash24.it/il-progresso-tecnologico-napoletano-colpi-papa-pio-ix/ https://www.napoliflash24.it/il-progresso-tecnologico-napoletano-colpi-papa-pio-ix/#respond Thu, 27 May 2021 17:00:00 +0000 http://www.napoliflash24.it/?p=36996 Nel 1848, mentre era ospite nel Regno delle Due Sicilie a causa della rivoluzione repubblicana nello Stato pontificio, Pio IX conobbe l’invenzione ottocentesca che stava rivoluzionando il trasporto in Europa, la ferrovia. A Napoli come tutti sanno, fu realizzata già nel 1839 la prima ferrovia italiana, la Napoli Portici, e il Papa non era nei […]

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Nel 1848, mentre era ospite nel Regno delle Due Sicilie a causa della rivoluzione repubblicana nello Stato pontificio, Pio IX conobbe l’invenzione ottocentesca che stava rivoluzionando il trasporto in Europa, la ferrovia. A Napoli come tutti sanno, fu realizzata già nel 1839 la prima ferrovia italiana, la Napoli Portici, e il Papa non era nei panni quando si creò l’occasione per poter sperimentare di persona la nuova, portentosa invenzione di cui fino ad allora aveva soltanto sentito parlare e della quale voleva dotare il proprio Stato: l’8 settembre 1849, su invito dello stesso Ferdinando II e in sua compagnia, salì i gradini di una carrozza ferroviaria per effettuare il suo primo viaggio in treno lungo lo spettacolare e panoramicissimo tracciato della linea da Portici a Pagani.

piazza plebiscito

(il popolo napoletano ossequia il pontefice)

Il convoglio reale venne condotto personalmente dal progettista della linea, l’ingegner Bayard e le cronache narrano che Pio IX scese entusiasta dalla vettura, accrescendo dentro di sé ancor più fortemente la volontà di realizzarne di simili anche nel proprio Stato. Pochi giorni dopo, il 23 settembre, Pio IX, su nuovo invito del Re Ferdinando II, si recò in visita al Reale Opificio di Pietrarsa, presso Napoli, fiore all’occhiello dell’industria metalmeccanica napoletana e vanto dei Borbone, dove si costruiva il materiale ferroviario per le linee napoletane e, nonostante gli ordini impartiti in precedenza agli operai, affinché restassero ai propri posti di lavoro, l’entusiasmo e l’eccitazione furono tali che Pio IX ne venne quasi travolto.

Papa Pio IX benedice l’esercito delle Due Sicilie

(il Papa Pio IX benedice l’esercito delle Due Sicilie)

Il Papa visitò anche con estremo interesse la grande sala dove si stava montando la nuova locomotiva da 300 CV. e, successivamente, entrò nel reparto fonderia dove vide la lastra di bronzo recante la sua effigie che avrebbe da allora ricordato la visita. Al termine del suo soggiorno napoletano, nel 1850, il pontefice per il viaggio di ritorno volle godersi il più possibile il treno arrivando fino a Caserta, al tempo il punto più settentrionale di arrivo della strada ferrata, per poi proseguire in carrozza per Roma.

Gerry Sarnelli

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Politici italiani: responsabili da decenni del mancato sviluppo dell’Italia del Sud. Non ci credete? Chiedete a Cavour! https://www.napoliflash24.it/politici-italiani-responsabili-da-decenni-del-mancato-sviluppo-dellitalia-del-sud-non-ci-credete-chiedete-a-cavour/ https://www.napoliflash24.it/politici-italiani-responsabili-da-decenni-del-mancato-sviluppo-dellitalia-del-sud-non-ci-credete-chiedete-a-cavour/#respond Tue, 25 May 2021 19:00:00 +0000 http://www.napoliflash24.it/?p=37287 Politici italiani: responsabili da decenni del mancato sviluppo dell’Italia del sud. Non ci credete? Chiedete a Cavour! E’ storia vecchia; l’Unità d’Italia ha condotto il Regno delle due Sicilie nelle mani del Nord: Saluto Re Vittorio Emanuele Re d’Italia, disse Garibaldi il 26 ottobre 1860 a Teano. Probabilmente Cavour tirò un gran sospiro di sollievo, […]

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Politici italiani: responsabili da decenni del mancato sviluppo dell’Italia del sud. Non ci credete? Chiedete a Cavour!

E’ storia vecchia; l’Unità d’Italia ha condotto il Regno delle due Sicilie nelle mani del Nord: Saluto Re Vittorio Emanuele Re d’Italia, disse Garibaldi il 26 ottobre 1860 a Teano. Probabilmente Cavour tirò un gran sospiro di sollievo, temeva, difatti (e tanti meridionali invece lo speravano), che Garibaldi si ponesse a capo dell’Italia Meridionale e la rendesse indipendente dal resto della nazione. Si preoccupò, invece che i suoi volontari garibaldini fossero assunti nell’esercito regolare sardo, con il medesimo grado rivestito nella spedizione e, prudentemente, si ritirò a Caprera. Mentre i soldati delle truppe borboniche, allo sbando, si davano alla macchia e molti si associavano alle bande di briganti. Garibaldi, con il suo saluto disse addio alle speranze della fondazione di una repubblica meridionale di stampo mazziniano, che avrebbe dovuto in seguito estendersi anche ai domini papali, conquistando Roma. In proposito qualcuno afferma che le ultime parole espresse da Camillo Benso Conte di Cavour in punto di morte non fossero soltanto L’Italia è fatta, ma che avesse aggiunto: Non dimenticate il meridione d’Italia. Quel meridione che per quanto riguarda invece la circolazione monetaria del Regno, questa fino al 1860 era il doppio di quella di tutti gli altri Stati della penisola sommati tra loro. La Zecca disponeva di uomini, materiale e macchine di grande prestigio, ma tutto ciò scomparve dopo il 1870 (Bianca Fasano D’Aiuto. Polvere di Storia, Loffredo Editore, 1991). Restando in tema di gossip storico, uno dei raccontini circolanti sulla regina Maria Antonietta è quello per cui, nel sentirsi dire che al popolo mancava il pane, rispondesse: Che mangino ciambelle, o qualcosa di simile. E’ ovvio: chi non deve fare i conti con le problematiche quotidiane di ordine economico, non può comprenderle. Con tutta la buona volontà. Ma l’Italia del meridione, oggi più che mai fa invece i conti li fa, ogni giorno (e non tornano mai), senza essere davvero compresa da quanti, invece, i propri conti li fa, magari mettendo anche qualche cosina da parte. Rifacendoci ancora al passato e ai politici, ricordiamo le parole di Giustino Fortunato: Che esista una questione meridionale, nel significato economico e politico della parola, nessuno più lo mette in dubbio. C’è fra il nord e il sud della penisola una grande sproporzione nel campo delle attività umane, nella intensità della vita collettiva, nella misura e nel genere della produzione, e, quindi, per gl’intimi legami che corrono tra il benessere e l’anima di un popolo, anche una profonda diversità fra le consuetudini, le tradizioni, il mondo intellettuale e morale. Senza che sia cambiato nulla nei secoli: il rapporto Svimez difatti, riportando i dati sul Sud italiano riferisce che vi sia il: Rischio di sottosviluppo permanente”. Chiarisce che un meridionale su tre è povero, mentre al Nord lo è uno su dieci e che l’anno passato i consumi nell’Italia meridionale siano stati i due terzi di quelli del Centro-Nord. E non si facciano più figli. Vivendo nel meridione d’Italia, ad esempio a Napoli, non c’è bisogno di rifarsi a quei dati, in quanto le difficoltà sono evidenti. Potremmo considerare divertente la scenetta di una bimba, tenuta per i piedi dalla madre, che pesca nel recipiente per i panni e resta incastrata? Il detto mal comune mezzo gaudio non corrisponde al vero: qualche anno fa si trovavano gettati, con e senza il numero dell’Asia mobili ed altri oggetti che potevano fare comodo a qualcuno, mentre attualmente, chi disperatamente e con metodo, cerca nella spazzatura, vi trova ben poco. Molto, dell’usato, è in vendita sui vari siti. Vi si vende davvero di tutto, quel tutto che un tempo veniva gettato e adesso diviene per tanti, speranza di un rientro economico in tempi difficili. Ogni cinque metri, per le strade di Napoli, c’è un povero in cerca di elemosina. Non soltanto i classici immigrati clandestini o meno, ma anche distinti signori col capello tra le mani e vecchiette dalla pensione invivibile. D’altra parte, quando a seguito della richiesta da parte degli artisti napoletani, sostenuta da una petizione, il Sindaco De Magistris ha accolto l’iniziativa assegnando come luogo possibile i portici antistanti la Galleria Principe Umberto di Napoli, ci si è presto resi conto che rappresenta il luogo dove vanno a dormire persone senza tetto. Problema casa. Dice in proposito Domenico Lopresto, della Unione Inquilini Napoli: Alle famiglie senza casa e senza lavoro di fatto vengono negati i diritti fondamentali dei cittadini come quelli alla salute, all’istruzione, alla dignità , alla cittadinanza. Lavoro, casa, dignità e cittadinanza nell’agenda dei governi liberisti non esistono se non nella forma precaria e con alto tasso di sfruttamento: politiche attive per il lavoro e la casa non sono al centro dell’iniziativa dei governi e di conseguenza del Comune di Napoli e del suo hinterland e/o della Regione Campania. Non è facile neanche per chi “guadagna” e un tetto ce l’ha. Difatti, togliendo da uno stipendio “normale” circa il 45% di tasse all’origine non si è certo chiuso il conto con le tasse. Giunge quella della spazzatura (facciamo 510 euro?), intanto scade l’assicurazione auto (a Napoli grande mazzata, si aggira dai 1800 ai 2300 euro annue, per un’auto neanche di gran lusso), occorre pagare luce, acqua, gas, telefono. Per i fortunati possessori di (una) casa, le spese condominiali (e quelle del mutuo). Giunge (inaspettata), una multa di 170 euro per qualcosa che è successo ad un figlio mesi prima? E’ una tragedia. Si avvicina la data in cui occorrerà pagare la tassa universitaria per uno o più figlioli? Dove prendere il denaro? E per i libri? Il sorriso si va a fare una passeggiata già così, ma, se accadono gli straordinari di ordine sanitario lo si dimentica in un cassetto a tempo indeterminato. Chiaramente, come specificano i dati, Il Mezzogiorno è la Grecia d’Italia e si avvia verso un sottosviluppo permanente. E’ cosa nota che: Se il Paese ellenico dal 2000 al 2013 è cresciuto del 24%, il Sud della Penisola si ferma al 13%. Contro il 53,6% che rappresenta la media dell’Europa a 28.– Inoltre: il numero degli occupati nel Mezzogiorno, ancora in calo nel 2014, arriva a 5,8 milioni, il livello più basso almeno dal 1977, anno di inizio delle serie storiche Istat”. Tutto ciò riguarda, appunto, una parte dell’Italia. Ma c’è l’altra Italia che questi problemi non ne ha. Quella che paga uno e prende quattro ogni giorno. Tra tanta brava gente di quest’altra Italia, c’è anche chi, “per tenersi su” annusa polverine bianche in quanto si annoia. E c’è l’Italia dei nostri politici che, forse a causa nostra, sono divenuti politicanti. Quelli che, parlano parlano parlano… ma, a conti fatti, vogliono tutti la stessa cosa: soldi e potere. Nell’ordine. Non possiamo stupirci se l’Italietta che ogni giorno combatte con il quotidiano bisogno si sia un tantinello stufata di farlo e non creda più ai politici che promettono, in tempi più o meno brevi, quello che da decenni, ossia perlomeno dall’Unità d’Italia, non hanno ancora mantenuto: un paese che non sia spaccato in due tra chi ha diritto di vivere bene e chi questo diritto, previsto dalla nostra ugualitaria Costituzione, non ce l’ha.

Bianca Fasano

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L’almanacco del 25 maggio: 1922 nasce Enrico Berlinguer; 1940 auguri a Peppino Gagliardi https://www.napoliflash24.it/lalmanacco-del-25-maggio/ https://www.napoliflash24.it/lalmanacco-del-25-maggio/#respond Mon, 24 May 2021 18:00:00 +0000 http://www.napoliflash24.it/?p=31746 L’almanacco del 25 maggio Avvenne il 25 maggio: 1922 Nasce a Sassari Enrico Berlinguer. Si iscrive al Partito Comunista Italiano nel 1943 e ne diventa Segretario Generale nel 1972. La sua segreteria è caratterizzata dalla presa di distanza dal Partito Comunista Sovietico, dalla sviluppo di una nuova via – l’eurocomunismo – e dai tentativi di […]

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L’almanacco del 25 maggio

Avvenne il 25 maggio: 1922 Nasce a Sassari Enrico Berlinguer. Si iscrive al Partito Comunista Italiano nel 1943 e ne diventa Segretario Generale nel 1972. La sua segreteria è caratterizzata dalla presa di distanza dal Partito Comunista Sovietico, dalla sviluppo di una nuova via – l’eurocomunismo – e dai tentativi di costruire un’asse con l’altro grande partito di massa, la Democrazia Cristiana. Il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro decreteranno la fine del cosiddetto “compromesso storico”. Enrico Berlinguer muore a Padova nel 1984, colpito da un ictus, durante un comizio. Più di un milione di persone partecipano ai funerali a Roma, in Piazza San Giovanni

Segno zodiacale: Gemelli

gemelli

Si festeggia il 25 maggio: Sant’Aldelmo, San Beda, San Canione di Atella, San Dionigi di Milano, San Genadio di Astorga, San Girio, San Gregorio VII, Santa Maddalena Sofia Barat, Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, San Senzio di Bieda, San Toribio Romo González, San Zanobi, San Canio

San Canione di Atella

Nati il 25 maggio: 1936 Pippo Santonastaso, attore e cabarettista italiano; 1940 Peppino Gagliardi, cantante italiano; 1947 Flavio Bucci, attore, doppiatore e produttore cinematografico italiano; 1982 Giandomenico Mesto, calciatore italiano; 1984 Emma Marrone, cantautrice italiana

Aforisma: “Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia”.

Enrico Berlinguer

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Rinascimento meridionale: Napoli e il Viceré Don Pedro di Toledo (1532-1553) https://www.napoliflash24.it/rinascimento-meridionale-napoli-e-il-vicere-don-pedro-di-toledo-1532-1553/ https://www.napoliflash24.it/rinascimento-meridionale-napoli-e-il-vicere-don-pedro-di-toledo-1532-1553/#respond Sun, 23 May 2021 19:00:00 +0000 http://www.napoliflash24.it/?p=16569 Rinascimento meridionale: Napoli e il Viceré Don Pedro di Toledo (1532-1553) Nel Regno di Napoli durante i secoli XVI-XVII, una particolare impronta alla cultura e all’arte, fu data dal Viceré Don Pedro Alvarez de Toledo, che ha lasciato una impronta  duratura, e il cui ruolo in qualità di rappresentante del potere reale, ebbe notevoli conseguenze […]

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Rinascimento meridionale: Napoli e il Viceré Don Pedro di Toledo (1532-1553)

Nel Regno di Napoli durante i secoli XVI-XVII, una particolare impronta alla cultura e all’arte, fu data dal Viceré Don Pedro Alvarez de Toledo, che ha lasciato una impronta  duratura, e il cui ruolo in qualità di rappresentante del potere reale, ebbe notevoli conseguenze culturali.
Il lungo arco temporale (21 anni) del suo governo (1532-1553), la fiducia che l’Imperatore Carlo V ebbe in lui, le riforme portate a termine, la trasformazione della capitale in una delle più brillanti corti europee, l’energia che dedicò alla difesa del Regno affrontando i turchi e i corsari berberi con nuovo impeto e dotando il Regno di un sistema di fortificazioni modernissimo e appropriato, il patrocinio di artisti e uomini di cultura, le doti diplomatiche che dimostrò nelle sue relazioni con gli altri stati italiani come il Ducato di Toscana, rendono la sua epoca una delle più brillanti tra le varie tappe che il Regno di Napoli conobbe durante i due secoli, in cui fece parte della Corona di Spagna.

Tra gli artisti che frequentavano assiduamente la sua corte Juan de la Vega, il più grande poeta spagnolo del Rinascimento, Juan de Valdés, teologo e riformatore religioso, i poeti Luigi Tansillo e Bernardo Tasso, padre di Torquato. La grande scultura napoletana del Rinascimento (ricordiamo p. es. Giovanni da Nola) ha proprio in questo periodo il suo punto culminante, con la costruzione, per esempio, della chiesa di San Giacomo degli Spagnoli, che avrebbe dovuto ospitare anche il corpo del viceré. La corte era frequentata anche da pittori toscani, fiamminghi, spagnoli. Don Pedro fu un innovatore anche dal punto di vista urbanistico, fece congiungere il centro storico con il mare, costruendo l’attuale via Toledo, ma poi edificò anche i Quartieri Spagnoli e fortificazioni come il Castello di Baia.

Tra gli ulteriori meriti di Don Pedro, c’’è quello di aver portato Napoli al centro della cultura europea, città in cui allora si parlavano 4 lingue (napoletano, toscano, spagnolo, ebraico) e si respirava una libertà culturale senza precedenti.

                                                                                           Vicerè Don Pedro di Toledo

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L’almanacco del 24 maggio: 1900 nasce a Napoli Eduardo De Filippo; 1949 auguri a Aurelio De Laurentiis https://www.napoliflash24.it/lalmanacco-del-24-maggio/ https://www.napoliflash24.it/lalmanacco-del-24-maggio/#respond Sun, 23 May 2021 18:00:00 +0000 http://www.napoliflash24.it/?p=31663 L’almanacco del 24 maggio Avvenne il 24 maggio: 1900 Eduardo De Filippo nasce a Napoli nel quartiere Chiaia (secondo alcuni in via dell’Ascensione n. 3, per altri in via Giovanni Bausan n. 15). Figlio naturale dell’attore e commediografo Eduardo Scarpetta e della sarta teatrale Luisa De Filippo (1878-1944), di venticinque anni più giovane di lui, Eduardo e […]

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L’almanacco del 24 maggio

Avvenne il 24 maggio1900 Eduardo De Filippo nasce a Napoli nel quartiere Chiaia (secondo alcuni in via dell’Ascensione n. 3, per altri in via Giovanni Bausan n. 15). Figlio naturale dell’attore e commediografo Eduardo Scarpetta e della sarta teatrale Luisa De Filippo (1878-1944), di venticinque anni più giovane di lui, Eduardo e i suoi fratelli furono riconosciuti come figli dalla madre da cui assunsero il cognome De Filippo. A soli quattro anni è condotto per la prima volta su un palcoscenico, portato in braccio da un attore della compagnia di Scarpetta, Gennaro Della Rossa, in occasione di una rappresentazione dell’operetta La Geisha, al Teatro Valle di Roma. Fra i massimi esponenti della cultura italiana del Novecento, è stato autore di numerosi drammi teatrali da lui stesso messi in scena e interpretati e, in seguito, tradotti e rappresentati da altri anche all’estero. Per i suoi meriti artistici e i contributi alla cultura, fu nominato Senatore a vita dall’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini. Fu nominato per il premio Nobel per la letteratura. Muore il 31 ottobre 1984 nella clinica romana Villa Stuart dove era stato ricoverato pochi giorni prima. La sua eredità artistica è stata portata avanti degnamente dal figlio Luca.

2019 Milioni di studenti in tutto il mondo scendono in piazza per il Secondo Sciopero Globale per il Clima, promosso dai gruppi di Fridays for Future e dall’attivista svedese Greta Thunberg.

Segno zodiacale: Gemelli

gemelli

Si festeggia il 24 maggio: Maria Ausiliatrice, Sant’Amalia, San Davide I di Scozia, San Donaziano, Santi Martiri di Filippopoli, San Rogaziano, San Vincenzo di Lérins, Santa Giovanna

Sant'Amalia

Nati il 24 maggio: 1941 Bob Dylan, cantautore e compositore statunitense; 1949 Aurelio De Laurentiis, produttore cinematografico, dirigente sportivo e imprenditore italiano; 1953 Diego Cugia, giornalista, scrittore e regista italiano; 1966 Éric Cantona, attore, dirigente sportivo e ex calciatore francese; 1981 Simone Rugiati, cuoco e conduttore televisivo italiano.

Aforisma: “Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano male nella vita”.

Eduardo De Filippo

eduardo-de-filippo

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Nisida e Lazzaretto, isole non più isole… https://www.napoliflash24.it/nisida-e-lazzaretto-isole-non-piu-isole/ https://www.napoliflash24.it/nisida-e-lazzaretto-isole-non-piu-isole/#respond Sat, 22 May 2021 19:00:00 +0000 http://www.napoliflash24.it/?p=10430 Nisida e Lazzaretto, isole non più isole… Nisida è un’isoletta di origine vulcanica, ha una superficie di circa 30 ettari, una circonferenza di circa 2km ed una altezza massima di 109m. sul livello del mare. Essa è la parte emersa di un vulcano formatosi tra i 10500 e gli 8500 anni fa, nel periodo di […]

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Nisida e Lazzaretto, isole non più isole…

Nisida è un’isoletta di origine vulcanica, ha una superficie di circa 30 ettari, una circonferenza di circa 2km ed una altezza massima di 109m. sul livello del mare. Essa è la parte emersa di un vulcano formatosi tra i 10500 e gli 8500 anni fa, nel periodo di formazione dell’area dei Campi Flegrei.

2 Nisida

La vicina isoletta del Lazzaretto, oggi parte integrante del ponte che unisce Nisida alla terraferma, ha invece un’origine diversa: detta Leimon nell’antichità, essa era un frammento della cinta craterica del vulcano di Posillipo, successivamente distaccatosi e caduto in mare. Anche Nisida risentì e risente tuttora del fenomeno del bradisismo sempre attivo nella zone dei Campi Flegrei: ne è testimonianza una vasta fascia erosa dal mare, posta oggi a 5 metri di altezza sull’attuale livello del mare e rappresentante il massimo livello di sprofondamento raggiunto nell’XI° secolo, prima che il bradisismo invertisse la sua tendenza.

nisida          nisida

Il suo nome deriva dal termine greco nesis che significa piccola isola. L’origine greca del nome fa pensare che l’isola, col suo approdo protetto, fu notata dai primi colonizzatori greci del Golfo di Napoli, ma manca ogni testimonianza di un eventuale stanziamento abitativo greco. Se si tiene conto di alcune fonti antiche che parlano di una notevole attività vulcanica ancora in età repubblicana, sembrerebbe impossibile ipotizzare una forma di stanziamento qualunque in età greca.

28 Isola di Nisida
Da varie testimonianze scritte, si è appurato l’esistenza in età romana imperiale di una villa appartenente a Lucio Licinio Lucullo, famosa per gli imponenti banchetti che vi si celebravano. Successivamente ebbe una dimora qui anche Marco Giuno Bruto, forse un piccolo casino di caccia, senza molti di quei lussi che caratterizzavano le ville della costa flegrea. In essa prese corpo la congiura che porterà all’assassinio di Cesare (44 a.C.). Qui poi si rifugiò per un breve periodo lo stesso Bruto dopo aver preso parte alla congiura. La sua morte, avvenuta successivamente a Filippi, provocò un tale dolore nella moglie Porzia, figlia di Catone Uticense, rimasta a Nisida, da decidere di togliersi la vita con l’unico mezzo che aveva a disposizione: ingoiando carboni ardenti. Di queste dimore non si è finora trovata traccia, anche se si suppone che sorgessero sul punto più alto dell’isola, per cui eventuali tracce sarebbero state successivamente inglobate nell’attuale casa di rieducazione minorile (qualche resto di muro di opera reticolata è sotto il livello del mare dal lato ovest dell’isola). Comunque nell’ottobre 1956 fu rinvenuta sulla cima dell’isola una tomba a fossa, coperta di tegole contenente resti umani e alcune brocchette di terracotta ascrivibili al I° sec. d.C., mentre pare che agli inizi del XVII° secolo risalga il ritrovamento di una tomba antica contenente un corpo imbalsamato con al collo una collana con medaglia d’oro recante la scritta M.A.ACILIUS, C.F.III.R. Nel corso dei secoli, l’isola ha avuto diversi proprietari, da citare nel 1693, un affittuario dell’isola, Giambattista Di Gennaro, approfittando del comodo e celato approdo di Porto Paone, fece dell’isola un centro di raccolta e smercio per i bottini che i pirati delle acque circostanti gli fornivano: il Di Gennaro fu poi scoperto e giustiziato.

29 Porto Paone Nisida

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